Progetto educativo

Progetto educativo

I bisogni del bambino sono legati alla sua storia personale, all’età e lo rendono diverso e unico nel suo percorso di crescita. Proprio per questo,  per poter rispondere ai bisogni di ognuno,  diversi anni fa ci siamo interrogate su quale  fosse la modalità educativa più coerente e rispondente per tradurre il nostro pensiero sul bambino in modo concreto.   
Riteniamo che  sia di fondamentale importanza  una relazione di qualità tra il bambino e l’educatrice che si prende cura di lui.  Attraverso le cure il bambino si sente a suo agio, compreso, protetto, può affidarsi all’adulto da cui riceverà un’attenzione che rispetta i suoi tempi;  la qualità di queste cure favorisce e rafforza una relazione significativa.
Il bambino è parte attiva nella relazione perché, grazie al senso di sicurezza e di fiducia sperimentato,  può esprimere il suo piacere di fare, di giocare, di scoprire il mondo, di concentrarsi e di conoscere; Inoltre  la tenerezza, il rispetto verso gli altri bambini  e adulti  lo porta naturalmente a socializzare in modo gioioso e sereno.


L’adulto prepara attività e giochi diversificati, in base all’osservazione dei bisogni, alle curiosità del singolo bambino,  lascia ad ognuno  la possibilità di sperimentare giochi o materiali che soddisfano la sua sete di conoscenza per tutto il tempo che gli serve, gli resta accanto senza interferire nel suo lavoro, lo sostiene nei momenti di fatica e gioisce con lui delle sue conquiste.  Lo spazio nelle stanze è a misura di bambino, organizzato per agevolare il libero movimento,  i materiali e le proposte di gioco sono disposti in scaffali aperti in modo che loro possano scegliere da soli le attività che preferiscono.


L’educatrice non dirige, non intrattiene i bambini e non predispone attività uguali per tutti che uniformano gli interessi perché ogni bambino, fin da molto piccolo, è in grado di scegliere liberamente un’attività o un gioco che lo incuriosisce; è favorito nel  concentrarsi a lungo soprattutto se non viene interrotto, può fare autonomamente, sentirsi capace, avere fiducia in se stesso e nelle sue competenze, imparare a conoscere i propri limiti e avere consapevolezza di sé.


Le famiglie
sono per noi la primaria fonte di educazione e amore verso i propri figli, cui Nido e Scuola dell’infanzia si affiancano in qualità di elementi complementari e di arricchimento. Per questo progettiamo e programmiamo azioni di comunicazione e relazione finalizzate alla continuità educativi: agli incontri di piccolo gruppo con l’educatrice di riferimento, si affiancano incontri per i genitori su tematiche di interesse,  feste per le ricorrenze, e momenti di incontro con lo spirito di stare bene insieme e costruire una buona comunità educante.


Obiettivo comune condiviso anche da  tutti gli adulti che lavorano al Villaggio dei piccoli: la modalità di relazione, l’organizzazione, le scelte pratiche sono guidate dal pensiero sul bambino condivise da tutte le educatrici e le ausiliarie che lavorano con noi. Curiamo il benessere sul posto di lavoro ed evitiamo, con ogni mezzo il turnover di personale, affinché si possa garantire stabilità e continuità.


Osservazione e riflessione sono i punti cardini del lavoro educativo con i bambini che guidano la nostra formazione continua, investiamo sul gruppo e sul lavoro insieme che ci ha portate nel tempo a creare uno stile educativo condiviso.

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